All’Università Sapienza di Roma, il laboratorio di plastinazione e la sala settoria, realizzati nel 2017, rappresentano ancora un esempio eccellente di come la ricerca e l’insegnamento possano integrarsi in uno spazio progettato per garantire la massima sicurezza e performance.
Realizzati con sapiente elaborazione dagli esperti di Labozeta, questi ambienti non sono soltanto luoghi di lavoro, ma veri e propri centri di eccellenza che proteggono la salute degli operatori e favoriscono un ambiente didattico stimolante.

Un progetto pensato per la salubrità ambientale
La progettazione dei laboratori ha posto al centro il rispetto per la salubrità ambientale e la tutela della salute dei professionisti. L’impiego di sistemi di pressione positiva e negativa permette di creare ambienti chiusi dal punto di vista della contaminazione, ma al contempo “aperti” grazie a grandi finestre che offrono una vista panoramica verso l’esterno, proteggendo tutti gli osservatori.
Questo design intelligente garantisce che il laboratorio sia isolato dagli agenti esterni nocivi, pur permettendo agli studenti di osservare e interagire visivamente con l’attività interna, creando un ponte tra il mondo della ricerca e quello della didattica.

La protezione degli operatori e la salvaguardia della ricerca
Uno degli aspetti fondamentali di questo progetto è la tutela dell’incolumità degli operatori. Le soluzioni adottate da Labozeta assicurano che il personale possa operare in un ambiente protetto, dove ogni dettaglio è studiato per minimizzare i rischi.
La presenza di sistemi di sicurezza avanzati, come le telecamere a circuito chiuso, consente un monitoraggio costante: le immagini vengono trasmesse non solo per garantire il controllo della sicurezza interna, ma anche per essere condivise in tempo reale nelle aule magna e nelle sale studio. Questo sistema permette una visione trasparente e immediata dei processi, agevolando la didattica e promuovendo una cultura della prevenzione e del rigore scientifico.

Un ambiente didattico e ricreativo
L’equilibrio tra isolamento e apertura è un elemento chiave di questi laboratori. Le grandi finestre non servono solo a illuminare l’ambiente, ma fungono anche da “occhi” per gli studenti, i quali possono osservare le procedure in corso senza compromettere la sicurezza dell’area operativa.
Questa connessione visiva favorisce un apprendimento più dinamico e partecipativo, in cui la teoria si unisce alla pratica in modo diretto e coinvolgente. Gli spazi sono studiati per stimolare la curiosità e il confronto, creando una sinergia tra ricerca, formazione e innovazione.
Le sale settorie Universitarie: spazi di condivisione

Accanto alle aule magna e alle sale studio, le sale settoriali universitarie rappresentano ambienti dedicati ad attività didattiche e di approfondimento tematico. Questi spazi, dotati di tecnologie all’avanguardia, sono ideali per seminari, workshop e sessioni interattive che consentono agli studenti e ai ricercatori di concentrarsi su specifici ambiti disciplinari.
La loro utilità risiede nel favorire un approccio multidisciplinare: in un ambiente sicuro e controllato, le piccole formazioni permettono un confronto diretto e approfondito, stimolando la collaborazione e l’innovazione. Inoltre, la connessione tecnologica con il laboratorio consente di seguire in tempo reale le attività operative, creando un ponte tra la teoria e la pratica, e offrendo agli studenti una visione completa e interattiva dei processi di ricerca.
Sicurezza e performance al top
La certificazione di sicurezza ottenuta grazie a un’accurata progettazione e all’uso di tecnologie avanzate non è solo una garanzia per il benessere degli operatori, ma anche un elemento che permette di raggiungere performance elevate in ambito di ricerca.
La sicurezza strutturale e operativa favorisce la concentrazione degli studiosi, che possono dedicarsi completamente al loro lavoro senza preoccupazioni, sapendo di essere in un ambiente protetto. Questo livello di eccellenza si riflette non solo nella qualità dei risultati di ricerca, ma anche nella formazione delle nuove generazioni di medici e ricercatori, che imparano in un contesto che coniuga innovazione tecnologica e rispetto per la salute e l’ambiente.

I laboratori di anatomia patologica della Sapienza di Roma, progettati da Labozeta, rappresentano un modello avanzato di come la didattica e la ricerca possano convivere in spazi sicuri, protetti e altamente performanti.
Attraverso l’uso intelligente di sistemi di controllo ambientale, soluzioni architettoniche innovative e tecnologie di monitoraggio, questo progetto dimostra come la sicurezza e la qualità possano andare di pari passo con l’eccellenza scientifica e formativa, offrendo un ambiente che non solo protegge gli operatori, ma valorizza ogni aspetto dell’attività didattica e di ricerca, integrando al meglio anche le sale settoriali universitarie come fulcro di condivisione e approfondimento.